Le FAQ (Frequently Asked Questions) della Italian Telework Online


Traduzione dall'Inglese a cura di Sonia Di Battista


Le seguenti tabelle sono il risultato di studi applicativi relativi al telelavoro (rapporti del Department of Transportation - DOT - e del Department of Energy - DOE) nell’ambito dell’analisi "I Costi e Benefici del Telelavoro": una valutazione della letteratura in scala macro" redatta da Kevan R. Shafizadeh, Debbie A. Niemeier, Patricia L. Mokhtarian, e Ilan Salomon della University of California in collaborazione con autorità governative statunitensi del settore Trasporti - preparato per PATH (Partners for Advanced Transit and Highways)

nel Luglio 1997.

Per visionare il paper completo si rimanda all’indirizzo:

http://www.engr.ucdavis.edu-its/telecom/mou278.zip

 


 

 

Tabella 1. Costi e Benefici Associati al Telelavoro (DOT 1993)

   

COSTI

BENEFICI

 

Iniziali

  • Sviluppo del marketing/formazione
  • valutazione

(nessuno)

Pubblici

In fase di realizzazione

  • marketing/formazione avanzata
  • realizzazione della domanda latente
  • estensione caotica dei nuclei urbani
  • riduzione degli spostamenti (diretto)
  • riduzione delle emissioni inquinanti (diretto)
  • miglioramento della sicurezza autostradale
  • incremento dello sviluppo economico (opportunità di impiego per le categorie di sottooccupati e per i lavoratori a limitata mobilità)
  • aumento della sicurezza dei quartieri
 

Iniziali

  • pianificazione
  • marketing/formazione
  • attrezzatura

(nessuno)

Privati

In fase di realizzazione

  • amministrazione interna del programma
  • marketing/reclutamento
  • formazione
  • manutenzione dell’attrezzatura/ sostituzione (meno recupero)
  • comunicazione
  • minore interazione di lavoro/ accesso immediato
  • sicurezza dei dati
  • risparmio sul costo degli spazi (ufficio e parcheggio)
  • reclutamento del personale (accesso ai migliori talenti e a più ampi mercati del lavoro)
  • miglioramento della ritenzione dei lavoratori
  • miglioramento della produttività
  • minore assenteismo
  • minori permessi malattia
  • orari più lunghi
  • minori distrazioni (maggiore produttività oraria)
  • miglioramento del servizio al cliente
  • recupero dei disastri
  • public relations
  • conformità con la qualità dell’aria/regolamento della riduzione degli spostamenti
 

Iniziali

  • attrezzatura
  • software
  • stress da prestazioni

(nessuno)

Individuali

In fase di realizzazione

  • costi di comunicazione
  • costi per utilità
  • costi per lo spazio
  • minore interazione di lavoro
  • perdita dei servizi di supporto
  • perdita dei confini tra lavoro e casa
  • tempo di viaggio/risparmi di stress
  • risparmi sul costo degli spostamenti
  • risparmi su altri costi
  • flessibilità personale
  • riduzione dello stress da riduzione del lavoro
  • abilità a fare di più/meglio il lavoro
  • abilità a lavorare a mobilità limitata o in modo fisicamente distante dal posto di lavoro
  • più tempo con la famiglia

 

 

Tabella 2. Numero Attuale e Previsto di Telelavoratori nel DOT Study (1993)

 

Anno

Popolazione

Stati Unitia

(in milioni)

Forza Lavorob

(in milioni)

Lavoratori dell’Informazionec (in milioni)

Telelavoratori d, e

(in milioni)

1992

253.3

127.6

72.1

2.0

1993

255.2

129.1

73.3

2.5

1994

256.9

130.7

75.6

3.2

1995

258.7

132.3

75.7

4.0

1996

260.5

133.9

76.8

5.0

1997

262.3

135.5

78.2

6.2

1998

264.1

137.1

79.6

7.6

1999

266.0

138.7

81.0

9.2

2000

267.8

140.4

82.5

10.9

2001

269.7

142.1

84.0

12.9

2002

271.6

143.8

85.5

15.0

Tasso di crescita medio annuale

 

0.7%

 

1.2%

 

1.7%f

 

20.2%f

Fonte: DOT (1993). (Vedi p. 55 e p. 59, DOT, 1993.)

  1. Basato sulle stime del Bureau of Census (senza riferimento).
  2. Basato sulle proiezioni 1988 del Bureau of Labor Statistics.
  3. Basato su proiezioni fatte da Nilles (Telecommuting Research Institute, 1991) dalle classificazioni delle occupazioni standard come "lavoratori dell’informazione" di Porat (1977). Il DOT assume che " i lavoratori dell’informazione costituiscono il 56% della forza lavoro statunitense e gradualmente aumenterà fino a circa il 59% nel 2002" (p. 54, DOT 1993).
  4. Basato su proiezioni fatte da Nilles (Telecommuting Research Institute, 1991).
  5. Questi numeri rappresentano il "margine superiore" del DOT. Per "riflettere l’incertezza nell’analisi" gli autori del DOT hanno creato anche uno scenario al "margine inferiore". Il numero di telelavoratori nello "scenario al limite inferiore" è stato semplicemente posto come metà del numero di telelavoratori dello "scenario al limite superiore".
  6. Calcolato dagli autori di questo studio, usando una funzione di tasso di interesse composto,

i = (- ln (P/F) ) / N, dove P è il valore all’anno corrente, F è il valore all’anno futuro, e N è il

tempo trascorso tra P e F.

 

 

 

Tabella 3. I Fattori di Costo Stimato degli Agenti Inquinanti dell’Aria nella relazione DOE (1994)

Agenti Inquinanti

Costi del dannoa

(per tonnellata)

Costo Evitato b

(per tonnellata)

Ossidi di Azoto (NOx)

26.400 $

2.000 $

Monossido di Carbonio (CO)

9.300 $

300 $

Idrocarburi (HC)

18.600 $

3.350 $

Anidride Carbonica (CO2)

Da 10 a 100 $

---

Fonte: DOE, 1994.

  1. Da Wang et al. (1993), basato sulla relazione per il Bacino dell’Aria della Costa Sud redatto dalla California Energy Commission (CEC, 1992).
  2. Da Greene e Duleep (1992).


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© 1998 Patrizio Di Nicola, Roma, Italia