Le FAQ (Frequently Asked Questions) della European Telework Online

Il testo originale inglese delle FAQ è disponibile all'indirizzo www.eto.org.uk/faq/faqintro.htm


Traduzione dall'Inglese a cura di Teresa Longo Bevere


TELELAVORO E TELECOMMERCIO: OPPORTUNITA' O MINACCIA?

Un periodo di crescita economica sostenuta.

Siamo all'inizio di un importante periodo di crescita nel commercio mondiale, spinto e reso possibile da miglioramenti tecnologici nel rapporto prezzo - prestazioni e (in particolare) dalla liberalizzazione nelle telecomunicazioni e nel commercio (se i politici mantengono i nervi saldi) [Nota 1]. Parte di tale crescita sarà una crescita in beni materiali convenzionali (per esempio, la fornitura alle classi medie emergenti in Cina di automobili, frigoriferi, etc. [Nota 2]) ma la gran parte consisterà in nuove forme di prodotti e servizi consegnati per via elettronica attraverso le reti di connessione.

L'economia in rete

Le reti saranno un mezzo primario per commercializzare, vendere e comprare ogni sorta di prodotti (compresi quelli materiali). In tempi di crescita economica la maggior parte delle persone sta economicamente meglio per qualche verso, ma i benefici non sono distribuiti equamente. In tal caso, quelle nazioni, regioni e popoli che sono più effettivamente innovatori nel loro uso dei nuovi meccanismi del commercio guadagneranno di più. Questo concetto include sia le nazioni in via di sviluppo, dove si troveranno nuove opportunità per trovare lavoro e commerciare da qualsiasi parte del mondo, sia le economie sviluppate, che hanno le migliori opportunità per innovare e fornire ovunque alla gente i nuovi prodotti ed i nuovi servizi.

La minaccia

La minaccia? Questa è ugualmente reale. Al momento (fine del 1996) l'Europa (pere esempio) è al seguito degli USA che sono saldamente in testa, perciò l'Europa è essenzialmente un cliente e non un fornitore delle nuove tecnologie e dei nuovi meccanismi. Più di uno su cinque cittadini americani ha accesso alle reti telematiche (principalmente Internet) paragonato con meno di uno su 50 Europei. Ciò significa che gli americani che debbono decidere nell'industria, nel governo, nelle comunità locali hanno una notevole tendenza a conoscere e capire il nuovo ambiente, mentre gli europei stanno semplicemente leggendo notizie su di esso in relazioni scritte ed in alcuni casi stanno facendo seri errori di valutazione. Ciò significa anche che i legislatori europei possono prendere decisioni importanti su leggi e regolamenti che i cittadini non capiscono e in cui non sono interessati. [Nota 3]

Cosa dovrei fare al riguardo?

Sia che viviate in un'economia sviluppata sia che viviate in un'economia in via di sviluppo la cosa migliore da fare è incoraggiare tutti a "connettersi" e ad iniziare ad apprendere e partecipare nel nuovo ambiente tecnologico. Il telelavoro è solo un aspetto. Sono ugualmente importanti il telecommercio (fare affari attraverso le reti), la telecooperazione (interconnessione personale, di gruppo, e di comunità), il teleapprendimento (educazione ed addestramento a distanza). E' specialmente importante per coloro che hanno responsabilità e che devono prendere decisioni entrare in connessione nella rete telematica piuttosto che imparare circa questo nuovo ambiente in modo indiretto.

Chi avrà dei benefici?

Le comunità e le nazioni che si avvantaggeranno di più con questi metodi potranno far leva in misura maggiore nell'emergente "economia connessa in rete". [Nota 4] Per approfittare dei vantaggi i cittadini dovranno avere la connessione. In quei paesi dove solamente l'uno o il due per cento dei cittadini sono collegati in rete gli attori del mercato locale (compresi i Governi) non saranno motivati a fornire servizi competitivi, perciò i servizi verranno da altri paesi e i lavori migliori saranno creati altrove. Ciò sta accadendo ora all'Europa, noi stiamo acquistando molti dei servizi e dei prodotti dagli USA e l'economia americana sta creando molto più della sua giusta parte delle nuove opportunità di lavoro. Inoltre, poiché lì gli investitori capiscono che cosa sta accadendo, ci sono capitali americani disponibili per acquistare qualsiasi impresa europea che ottiene un successo visibile, mentre i capitali europei sono più cauti, perché si trovano di fronte ad opportunità che non possono comprendere. [Nota 5]

La posizione dell'Europa

Il potenziale problema è particolarmente acuto per l'Europa, poiché abbiamo un alto costo del lavoro e corriamo il rischio di perdere i lavori di livello più basso a vantaggio delle economie caratterizzate da salari modesti, ma noi siamo anche avversi al rischio perciò siamo lenti ad innovare le tipologie di prodotti e servizi di più alto valore aggiunto e stiamo perdendo le attività lavorative di qualità più elevata a vantaggio di economie più innovative. Abbiamo bisogno di accrescere con urgenza la consapevolezza, la comprensione e l'uso dei nuovi metodi di comunicazione in Europa.

Le opportunità dell'Europa

Se riusciamo a far crescere questa comprensione più ampia in modo abbastanza veloce, l'Europa avrà anche delle speciali opportunità. Una parte considerevole della futura crescita economica riguarderà settori in cui la storia e le tradizioni europee offrono notevoli punti di forza - l'educazione, la cura della salute e la medicina, le attività culturali, lo svago e il divertimento, le arti e le scienze, le procedure della democrazia. Proprio come una quota considerevole della popolazione mondiale avrebbe piacere di visitare l'Europa e perfino di viverci, così una notevole percentuale dell'economia "in rete" vorrà collegarsi con l'Europa - ma dobbiamo mettere a disposizione le connessioni e capire pienamente in che modo la gente risponde ad esse.

L'iniziativa europea per lo sviluppo del telelavoro (E.T.D.)

E.T.D. è un'iniziativa che ha lo scopo di accelerare la consapevolezza, la comprensione e l'assorbimento delle tecnologie e dei metodi di telelavoro, telecommercio e telecooperazione. L'iniziativa è sostenuta da più di 40 aziende e copre ogni paese dell'Unione Europea ed ha pure rappresentanza nell'Europa in senso ampio ed in altre nazioni. Essa è sostenuta dalla Commissione Europea (Direzione Generale XIII) in quanto fa parte del Programma ACTS (Comunicazioni Tecnologie e Servizi Avanzati). Si possono trovare informazioni sull'iniziativa nel sito europeo del telelavoro: http://www.eto.org.uk

Note

Nota 1. La storia ci dimostra chiaramente che la diffusione di nuove importanti tecnologie va di pari passo con una significativa crescita economica. Negli ultimi cento anni ci sono state numerose previsioni del tipo "questa volta sarà diverso" poiché il più visibile impatto della nuova tecnologia è di mettere a repentaglio le industrie e le attività lavorative tradizionali. Ma il risultato finale è stato sempre una nuova ondata di innovazioni, cosicchè oggi ci sono molte più persone occupate che in qualsiasi altra epoca della storia. Questo fenomeno è spesso oscurato nel breve termine da una visibilità relativamente alta delle perdite di posti di lavoro (da settori ed imprese di grandi dimensioni, consolidate, molto visibili) e dalla bassa visibilità della creazione di nuovi posti di lavoro (in piccole aziende e microimprese ed in settori che da un punto di vista delle analisi economiche potrebbero non esistere ancora).

Nota 2

Nei prossimi dieci o venti anni, a meno che non ci sia qualche imprevisto disgregamento, la Cina avrà una "classe media" ampia come quelle del Nord America e dell'Europa messe insieme. Anche se la Cina dovesse mantenere barriere commerciali effettive, la regione Asia - Pacifico contribuirà ad un raddoppio o addirittura alla triplicazione dei consumatori mondiali appartenenti alla classe media. La necessità di fornire beni materiali a questi nuovi consumatori in modi che siano più sostenibili da un punto di vista ambientale alimenterà di per sé la crescita nella produzione e nel commercio.

Nota 3

Queste cose vengono scritte in un momento in cui coloro che formano l'opinione pubblica europea stanno seriamente discutendo nuova legislazione e nuove regole per un ambiente che non è affatto capito in Europa. Per esempio, l'estensione della legge sull'occupazione, al fine di prevedere anche i telelavoratori, e l'introduzione di una "tassa sui bit".

Nota 4

La liberalizzazione delle telecomunicazioni unitamente alla liberalizzazione degli scambi internazionali implicano che i cittadini collegati in rete possono comprare beni e servizi da qualsiasi fornitore di qualsiasi parte del mondo. La tendenza è quella di comprare dal fornitore che offre la migliore combinazione di prezzo, servizio, qualità di prodotto ed eccellenza di marketing. Ognuno di questi fattori sarà sempre di più ottimizzato dall'innovazione ben valutata. L'innovazione ben valutata è molto più probabile in quelle economie che hanno la più alta percentuale di cittadini collegati in rete. La commercializzazione in un'economia connessa da un'economia non connessa in rete sarà sempre più difficile. La commercializzazione da un'economia ben collegata in rete ai cittadini collegati di un'economia meno interconnessa alla rete diventerà sempre più facile.

Nota 5

Un esempio di acquisizione americana è l'acquisto di Pipex, uno dei più forti fornitori europei di servizi Internet, da parte dell'americana UUNET. L'offerta di acquisto di MCI da parte di BT (nel Novembre 1996) è un incoraggiante esempio di un processo inverso. Comunque, mentre la liberalizzazione delle telecomunciazioni si espande in Europa dobbiamo aspettarci di vedere ulteriori acquisizioni americane di aziende innovative europee piuttosto che il contrario. Le aziende americane partono con il vantaggio di un mercato interno che è sviluppato più di cinque volte rispetto all'intero mercato europeo.


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© 1998 Patrizio Di Nicola, Roma, Italia