Questi argomenti sono spesso discussi ovunque si parli di
telelavoro. Ecco alcuni esempi e suggerimenti basati sui messaggi
del Forum Europeo Online per il Telelavoro, disponibili presso http://www.eto.org.uk/forms/regform3.htm
Vi sono state molte iniziative per rispondere al quesito; alcune
hanno avuto un buon esito, ma altre hanno fallito. Ecco alcuni
dei punti centrali che sono emersi da questa esperienza:
1. Spesso è sbagliato partire dal
telelavoratore per cercare il datore. Dato che in tutta Europa
c'è un serio problema di disoccupazione, ci sono miriadi di
agenzie pubbliche e private che stanno cercando di impiegare
queste persone con lo stesso metodo, ossia "partono dalla
persona e cercano di collocarla". Se si sceglie questo
schema, e per di più si cerca di fornire il lavoro sotto forma
di "telelavoro", si entrerà in competizione diretta
con i "pezzi grossi" in un mercato già affollato.
Dovrete essere veramente bravi per battere la concorrenza.
2. Un approccio migliore è quello di partire
dal mercato - es. il datore di lavoro od il cliente - e capire di
cosa ha bisogno, come possiamo aiutarlo, che
"vantaggio" si otterrebbe nello svolgere questa
attività "a distanza" e con il nostro personale. A
meno che non si abbiano buone risposte a queste domande, come ci
si può aspettare che i datori di lavoro od i clienti rispondano
in modo favorevole?
Due modelli abbastanza differenti, entrambi dal Regno Unito,
illustrano come questo potrebbe funzionare. Poiché l' ETD
Initiative è attivamente alla ricerca di altri casi da tutto il
mondo, notificate per favore a eto-info@eto.org.uk nuove
esperienze a voi note!
1. Trasferire il lavoro nelle comunità isolate
Nelle Isole Occidentali della Scozia, una zona bellissima ma
remota, dove i giovani tradizionalmente lasciavano casa per
cercare lavoro altrove, circa 200 persone hanno ora un
(tele)lavoro regolare. Il processo è stato quello di cercare
clienti che avessero un lavoro da svolgere, quindi sono stati
organizzati dei corsi di formazione per la gente del posto,
creando dei team che fossero in grado di fornire risultati di
alto livello a costi competitivi. I progetti devono essere
rilevanti sia per i clienti sia per gli organizzatori degli
stessi, i quali investono molto nella loro realizzazione, ed
entrambi dovranno essere fiduciosi nella buona riuscita e durata
dell'accordo.
Il lavoro generalmente è complesso e richiede capacità
intellettuali; non è "desk top publishing",
"semplice acquisizione dati", o "programmazione
informatica". Questi sono mercati competitivi ed affollati.
Si tratta di incarichi difficili per clienti esigenti. Il
progetto ha richiesto un sostegno economico per coprirne l'avvio,
le spese generali e concedere qualche giorno per la
familiarizzazione con i computer; in genere è stato il cliente
ad accollarsi gli oneri per i corsi. Il successo è dovuto al
carismatico "esperto" locale che ha personalmente
convinto i clienti che le genti delle Isole Occidentali e lui
stesso erano in grado di portare a termine gli impegni. I
telelavoratori in questione non hanno e non necessitano
"abilità informatiche" (a condizione che imparino ad
usare la tastiera e le funzioni basilari), devono avere capacità
intellettuali, propensione all'apprendimento e la determinazione
per svolgere un buon lavoro per il cliente.
2. Risolvere problemi informatici per le piccole imprese
Nel Regno Unito un grosso problema per le piccole imprese è
quello di ottenere un'assistenza affidabile nel comprare ed usare
i computer, pagandola un prezzo abbordabile. Un ristretto gruppo
di professionisti di IT ha creato un network di specialisti
informatici indipendenti per venire incontro a questo problema.
Il "network" è così propriamente detto poiché tutto
avviene in rete. Il cliente si rivolge alla sede centrale ed
espone il suo problema (di solito via telefono), e questo viene
poi passato al network. Una o più persone che risiedono vicino
al cliente "fanno la proposta"; una di loro si mette in
contatto e cerca di farsi affidare il lavoro. Il cliente è
soddisfatto per varie ragioni: ha a che fare con una
"persona" e non con un dipendente, i costi sono
competitivi poiché gli specialisti sono dei liberi
professionisti ed hanno meno spese generali. Questo nuovo
progetto è in corso solamente dal 1996, ma credo abbia delle
potenzialità molto elevate; ci sono dei bisogni nel mercato che
molte persone competenti sono in grado di soddisfare.
Naturalmente il servizio è disponibile anche per le grandi
imprese, e se qualcuno richiedesse un esperto in
"WWW-Oracle-VME" per un mese, la risposta sarebbe
positiva.
Questi progetti differiscono l'uno dall'altro, ma hanno in comune
il fatto che hanno puntato sul cliente e non sul telelavoratore.
Il primo ha optato per programmi specifici e durevoli per clienti
altrettanto specifici, il secondo cerca di soddisfare i bisogni
generali per i quali c'è un grosso numero di clienti. Uno ha
avuto bisogno di sovvenzioni pubbliche, mentre l'altro è
un'attività commerciale puramente privata. Nel primo progetto si
affida il lavoro alle persone distanti dai centri urbani che
saranno in grado di svolgerlo competitivamente, nell'altro si
cerca di portare "competenze rare" ovunque siano
richieste. Nel secondo caso si potrebbe credere che non si tratti
di "telelavoro" poiché spesso è il lavoratore che
visita il cliente di persona, ma una volta che la relazione è
stabilita molti dei problemi del cliente possono essere risolti
via telefono. Inoltre il marketing e la ricerca delle competenze
necessarie sono fatte attraverso il "teletrade" e la
"telecollaboration" e naturalmente la competenza nel
"WWW-Oracle-VME" può essere portata ovunque.
Il progetto delle Isole Occidentali è reperibile presso http://www.hebrides.com/itp. Lo schema della UK Computer Assistance (TRUST Group) si trova in rete a http://www.trustgroup.com
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© 1998 Patrizio Di Nicola, Roma, Italia
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