Le FAQ (Frequently Asked Questions) della European Telework Online

Il testo originale inglese delle FAQ è disponibile all'indirizzo www.eto.org.uk/faq/faqintro.htm


Traduzione dall'inglese di Alberto Virgili


Puo' il Telelavoro ridurre la congestione del traffico?

La maggior parte delle persone coinvolte nel telelavoro da' per scontato che, solo per il fatto di lavorare a casa o in luoghi limitrofi invece di effettuare spostamenti tra localita' diverse o percorrere lunghe distanze quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro, la congestione del traffico e il conseguente inquinamento si possano ridurre in maniera considerevole.

Tuttavia, a questo riguardo, gli esperti di pianificazione del traffico si sono spesso dimostrati scettici per la convinzione che le persone, anche lavorando a casa propria, effettuano spostamenti piu' brevi ma piu' frequenti riducendo cosi' i benefici ottenibili a favore del traffico o che addirittura la domanda latente di traffico puo' e assorbire lo spazio lasciato libero dai pendolari.

Le notizie e le informazioni riportate sulla rivista inglese Teleworker Magazine, mostrano pero' un piu' positivo atteggiamento da parte di una nota istituzione nel settore del traffico.


Si potrebbe pensare che per un paese come la Norvegia con solo 4 milioni di abitanti e il doppio della superficie dell' Inghilterra la congestione del traffico non dovrebbe costituire un problema. Essendo pero' la maggior parte della popolazione concentrata lungo le aree costiere e nella parte a sud-est attorno ad Oslo, la previsione di Gridlock non differisce da un qualsiasi altro paese ad economia occidentale.

Tuttavia, a dimostrazione della tipica preveggenza e innovativita' Scandinava, l' Istituto Norvegese per l' Economia del Trasporto ha valutato l'impatto del telelavoro in due delle piu' grandi città norvegesi - Oslo e Bergen.

Per queste due città sono stati sviluppati due scenari con proiezioni all'anno 2010.

Nel primo caso - Telelavoro come Supplemento - si ipotizza che poco venga fatto per stimolare o regolamentare il telelavoro. Questa situazione porta all'indicazione che circa il 10% della popolazione di lavoratori presterebbe la sua opera a casa per piu' di un giorno alla settimana.

Nel secondo caso - Telelavoro come Sostituzione - si assume che vengano messe in atto politiche piu' incisive nello stimolo del telelavoro sia da parte delle societa' private che dagli enti pubblici a livello regionale e nazionale. Le indicazioni risultanti da questo secondo scenario portano ad una stima del 20% ( riferita alla forza lavoro del paese) di persone che attuano il telelavoro.

Queste analisi hanno messo in risalto che il telelavoro e' potenzialmente in grado di consentire una riduzione di traffico e dell' inquinamento da esso indotto in entrambe le regioni studiate.

Il rapporto dello studio dell'Istituto Norvegese conclude con una considerazione circa il non ecclatante valore numerico della riduzione degli spostamenti in macchina (entrambe le aree in esame dispongono di buoni sistemi di trasporto pubblico ) a cui pero' si contrappone un considerevole effetto positivo sulla congestione del traffico e sulla diminuzione dell'inquinamento durante le ore di punta.


Riferimento: Telework And Potential Reduction in Work travel

Institute for Transport Economics Tel. + 47 22 5738 00

Sorgente: TCA - The Telework Telecottage and Telecenter Association

Email : tca@venus.co.uk

Web: http://www.tca.org.uk/


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© 1995 Patrizio Di Nicola, Roma, Italia

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